Il «vestitone» gli era stato ispirato dal cabarettista edoardiano Hugo Ball che al Cabaret Voltaire di Zurigo si faceva portare in scena infilato in un tubo. Mescolò quest’idea a un indumento (opera di Sonia Delaunay) indossato dal poeta e performer Tristan Tzara, nelle produzioni dei suoi spettacoli dadaisti e, in particolare, Le Cœur à gaz (The Gas Heart) del 1923.