Arriva, in contemporanea con gli States, la terza stagione della serie Showtime che ha scandalizzato l’America, ideata da Sarah Treem e Hagai Levi vincitrice di 3 Golden Globe. L’atto terzo di The Affair non si farà attendere e approderà su Sky Atlantic HD il prossimo 30 novembre, nel consueto appuntamento del mercoledì alle 21:15. Nell’attesa di scoprire chi ha ucciso Scott Lockhart, rivelato nel finale di seconda stagione (in onda dopodomani), sfoglia la gallery con i segreti di Noah e Allison…
- Il ruolo di Noah è stato scritto per Dominic West fin dall’inizio, che in un primo momento rifiutò la parte.
- Ruth Wilson e Dominic West sono entrambi britannici.
- Il Lobster Roll esiste veramente a Montauk, ma è chiuso in inverno.
- Dominic West e John Doman si odiavano anche in The Wire, in qualità di avversari.
- A un certo punto, qualcuno offre da bere a Noah, dicendo: “Jameson ok?” Jimmy McNulty, l’antieroe interpretato da Dominic West in The Wire beveva solo Jameson Irish Whiskey.
- L’annegamento secondario, causa della morte del piccolo Gabriel, è comune soprattutto nei bambini. Si riferisce all’entrata d’acqua nei polmoni, dove vi rimane depositata. È possibile rianimare la vittima, ma l’acqua resta accumulata e si trasforma in un edema polmonare. All’inizio, questo edema polmonare non causa problemi, ma dopo qualche ora o persino qualche giorno, può provocare il decesso.
- La casa di Alison e di Cole è nella Marine Boulevard a Amagansett, nella contea di Suffolk.
- Contravvenendo ai piani alti, Wilson e West avrebbero messo un limite alle scene di sesso esplicito considerate gratuite e fuori luogo.
- Joshua Jackson ha raccontato che quando ha letto la sceneggiatura del primo episodio, quando è arrivato all’inizio del secondo atto in cui lei racconta il suo punto di vista, il suo cervello è andato in tilt. Joshua ha dovuto ritornare indietro, alla prima porzione del pilot perché non capiva se ricordasse male qualcosa o se Alison stesse mentendo. Poi, comprende le intenzioni degli autori: creare i propri “eroi” all’interno della storia ed essere costantemente sfidati nel prendere una posizione o decidere quale versione sia più interessante. Joshua ha spiegato: “Nessuna delle due versioni è vera ed entrambe lo sono. Ognuna è la ricostruzione sincera delle persone che raccontano la propria storia. Accade semplicemente che le persone possano credere alla propria versione della verità, e che questa possa essere sbagliata”.
- Le musiche della serie sono composte da Marcelo Zarvos, mentre per la sigla d’apertura è stato utilizzato il brano inedito Container di Fiona Apple.



















