Si è isolata per un mese prima dell’inizio delle riprese e non si è lavata mai il viso sul set, sbaragliando la concorrenza di “rivali” affermate come Emma Watson e Rooney Mara. Oggi, la superfavorita Brie Larson punta, dritta, all’Oscar come miglior attrice protagonista grazie al ruolo di Joy “Ma” Newsome, giovane madre rapita e tenuta prigioniera con il suo figlioletto in una squallida baracca di soli 9 metri che per sette, lunghi, anni trasformerà nella loro stanza-mondo (un po’ come Benigni ne La Vita è Bella). Candidato a 4 statuette di peso (tra cui Miglior Film e Regia), Room è l’outsider degli Academy e debutterà nei cinema italiani il 3 marzo, cinque giorni dopo la cerimonia di premiazione. Alla regia, l’irlandese Lenny Abrahamson che ha diretto l’indie-movie Frank con Michael Fassbender. Ma ora, entriamo nell’angusta “cameretta” dell’angelo con la faccia sporca…
- 0- La pellicola è l’adattamento del romanzo “Stanza, letto, armadio, specchio” (titolo originale, Room), scritto da Emma Donoghue nel 2010. L’autrice è presente qui come sceneggiatrice e produttrice.
- 1- Il libro è, a sua volta, ispirato al caso Fritzl: agghiacciante episodio di cronaca nera avvenuto nella cittadina di Amstetten dove la 18enne austriaca, Elisabeth Fritzl, ha vissuto imprigionata per 24 anni (dal 1984 al 2002) in un bunker sotterraneo, costruito dal padre l’ingegnere Josef Fritzl, nella cantina di casa (4 stanze per 60 mq col soffitto di 170 cm nel punto più alto). Durante tutto il periodo della segregazione si sono susseguiti abusi sessuali da parte dell’uomo nei confronti della figlia e da questi rapporti incestuosi sono nati sette figli. Oggi, Elizabeth e i suoi figli vivono in una località austriaca con nuove identità. Il loro aguzzino è stato condannato all’ergastolo e sta scontando la pena a Stift Garsten, un ex-monastero dell’Alta Austria trasformato in carcere psichiatrico.
- 2- Per entrare nel ruolo più difficile della sua carriera, tutta, in ascesa la 26enne Brie Larson si è isolata per un mese, barricandosi nel suo appartamento di Los Angeles.
- 3- Le riprese del film sono durate poco, più, di un mese (dal 10 novembre al 15 dicembre 2014) a Toronto in Canada.
- 4- Benché sia un piccolo attore esperto, il decenne Jacob Tremblay non riusciva a urlare contro Brie Larson nella scena in cui è arrabbiato per la sua torta di compleanno senza candeline. Così, il regista ha invitato cast e troupe a saltare su e giù per il set, gridando fino a quando il bambino non è stato in grado di farlo da solo.
- 5- Brie Larson ha evitato lavarsi la faccia durante le riprese, per rendere verosimile il suo personaggio e mostrare che non indossava il trucco di fronte alla macchina da presa.
- 6- Per il ruolo di “Ma”, Brie ha avuto la meglio su Emma Watson , Rooney Mara e Shailene Woodley.
- 7- Anche Mia Wasikowska ha fatto un provino per il ruolo della segregata protagonista.
- 8- Nella camera da letto di Joy, a casa di sua madre, è affisso un poster dei Phantom Planet: Brie Larson è fidanzata con il cantante della band, Alex Greenwald.
- 9- Jacob Tremblay ha indossato una parrucca nelle scene in cui Jack ha i capelli lunghi.
- 10- Lo scenografo del film, Ethan Tobman , voleva includere la neve nella finale ma, a causa del budget ridotto, l’idea è stata scartata. Fortunatamente, quando è arrivato il momento di girare la scena, ha cominciato a nevicare per davvero.
- 11- Il vero nome di “Ma” è Joy. Quest’anno, concorrono agli Oscar tre pellicole che hanno per protagoniste tre personaggi femminili con questo nome: le altre due sono la scintillante Joy di Inside Out e la Joy di Jennifer Lawrence che concorre nella stessa categoria di Brie come migliore attrice protagonista.






















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