Quei Bravi Ragazzi debuttò in sala il 12 settembre 1990, guadagnandosi il titolo di “uno dei migliori gangster-movie di sempre”. Ecco, quello che forse non sapete sui Goodfellas di Martin Scrosese: da quel “Buffo come?” improvvisato dallo stesso Joe Pesci che s’ispirò alla sgradevole esperienza con un vero mafioso ad Al Pacino che rifiutò la parte di Jimmy in favore di De Niro, dal dettagliato guardaroba che Scorsese si assicurò per Ray Liotta fino a Bob che ha voluto utilizzare soldi veri nella scena in cui ricopre i soci di dollari sborsandone, addirittura 5000 di tasca propria…
- Tratto dal romanzo Il delitto paga bene di Nicholas Pileggi, il film è basato sulle vicende del criminale italo-irlandese pentito, Henry Hill: esponente della famiglia mafiosa dei Lucchese. È interpretato da Ray Liotta.
- Il minaccioso monologo «Che vuol dire buffo? Ti faccio ridere?» non era sul copione ma fu improvvisato dallo stesso Joe Pesci (Oscar come non protagonista per il ruolo del gangster Tommy DeVito) che s’ispirò alla sgradevole esperienza con un vero mafioso cui aveva dato del “Buffo”, facendolo molto incazzare.
- Al Pacino rifiutò il ruolo di Jimmy Conway in favore di Robert De Niro. Serpico non voleva interpretare il mafioso ma, per ironia della sorte, s’infilò il mento prostetico di un gangster, ben, più stereotipato: quello di Big Boy Caprice in Al Pacino rifiutò il ruolo di Jimmy Conway in favore di Robert De Niro. Serpico non voleva interpretare il mafioso ma, per ironia della sorte, s’infilò il mento prostetico di un gangster, ben, più stereotipato: quello di Big Boy Caprice in Dick Tracy (1990).
- Pacino in Dick Tracy (1990)
- La madre di Ray Liotta fu stroncata dal cancro durante le riprese. L’attore dichiarò di aver usato il suo dolore per dare ulteriore profondità al suo personaggio, in particolare nella scena della pistola.
- Il regista Martin Scorsese era ossessionato dal guardaroba dei protagonisti (firmati dal costumista Richard Bruno), in particolare, da quello di Hill/Liotta cui colori dovevano fondersi con il resto del film.
- La parola “fuck” viene fuori ben 321 volte, la metà delle quali dalla bocca di Joe Pesci.
- Secondo lo scrittore Nicholas Pileggi, alcuni mafiosi veri ma sotto falso nome sono stati ingaggiati come comparse allo scopo di conferire autenticità alle scene.
- Nella scena in cui Henry esce di prigione, Paul Sorvino improvvisò lo schiaffo in faccia a Ray Liotta che svelò un’espressione di fastidioso stupore.
- Bob ha voluto utilizzare soldi veri nella scena in cui ricopre “quei bravi ragazzi” di dollari sborsandone, addirittura, 5000 di tasca propria. A ciak ultimato, tuttavia, De Niro non fece allontanare nessuno dal set fino a quando ogni banconota non fosse tornata nel suo portafogli.
- Scorsese non voleva Liotta nel ruolo di protagonista, bensì, il vero Henry Hill ma durante le riprese non lo confessò mai all’attore per non scoraggiarlo.
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