Bring Her Back: Il rituale oscuro spiegato, finale e significato dell’horror dell’anno

L’horror dei fratelli Philippou ruota attorno a un misterioso rituale di resurrezione che apre le porte a un mondo soprannaturale più ampio, potenzialmente collegato al precedente Talk to Me. Entrambi i film, ambientati in Australia, trattano il dolore per la perdita e mostrano personaggi che, nel tentativo di riconnettersi con i defunti, ricorrono al soprannaturale, con conseguenze tragiche.

Ogni interpretazione del cast di 28 Anni Dopo, classificata

28 Anni Dopo ha portato alla luce alcune performance straordinarie da parte del suo cast di punta. Attesissimo terzo capitolo della saga cinematografica iniziata con 28 giorni dopo (2002) e proseguita con 28 settimane dopo (2007), lo zombi horror esplora com’è la vita su una piccola isola al largo della costa britannica, quasi trent’anni dopo il primo scoppio del virus della rabbia. Il regista Danny Boyle ha scelto un cast eterogeneo, unendo attori affermati, nuovi talenti e volti sconosciuti. È curioso osservare come le loro performance si confrontino, date le diverse esperienze e livelli di fama.

Bring Her Back: 8 motivi per cui il punteggio su Rotten Tomatoes del nuovo film horror di A24 con il 90% è così alto

L’iconica casa di produzione indipendente sembra aver colpito ancora, portando sul grande schermo un nuovo classico dell’horror moderno. Scritto e diretto dai gemelli Danny e Michael Philippou, già acclamati per Talk to Me, il film — in Italia dal 30 luglio — racconta la storia di un gruppo di fratelli orfani affidati a una casa famiglia. Qui, scoprono che la loro nuova tutrice ha intrapreso oscuri rituali dopo la morte del proprio figlio. Ancora prima dell’uscita ufficiale nelle sale americane, il film aveva ottenuto uno spaventoso 90% su Rotten Tomatoes. Questa accoglienza suggeriva che Bring Her Back aveva tutte le carte in regola per affermarsi come il prossimo cult del genere, oltre a rappresentare un nuovo successo commerciale per i Philippou. Oggi, il film consacra i gemelli australiani a nuovi maestri del genere horror. Ecco, 8 motivi per cui il punteggio della critica è così alto.

Ranko tutti i film di Final Destination (comprese le morti più iconiche)

A 25 anni dal cult originale, la Morte torna a colpire in Final Destination: Bloodlines, sesto capitolo del celebre franchise horror soprannaturale. Nel nuovo capitolo, Kaitlyn Santa Juana interpreta una studentessa che eredita dalla nonna una premonizione legata a una tragedia passata. Quando i suoi familiari iniziano a morire, tenta di sfuggire al Disegno della Morte e spezzarne la catena. L’originale Final Destination fece il suo ingresso nei cinema come uno slasher atipico e sorprendente. La formula che ne scaturì — evento catastrofico iniziale, seguito da una catena di incidenti tanto assurdi quanto ingegnosi — si rivelò vincente, garantendo al franchise sequel di successo. Ecco, la top 5 di tutti i film (comprese le morti più iconiche), aspettando il nuovo atto.

Chi è la vera Natalia Grace, e dov’è adesso?

La storia di Natalia Grace continua ad affascinarci, prima come docuserie su Investigation Discovery e ora come thriller drama su Disney Plus, Good American Family, con protagonisti Ellen Pompeo e Mark Duplass. È una storia vera inquietante che, stranamente, ricorda il blockbuster horror del 2009 Orphan. Nel 2010, una coppia dell’Indiana, Kristine e Michael Barnett, adottò Natalia (interpretata da Imogen Faith Reid), una bambina ucraina affetta da una rara forma di nanismo che credevano avesse 6 anni. Ma i Barnett in seguito affermarono che Natalia stava terrorizzando la loro famiglia e mentendo sulla sua vera età. Tuttavia, questo è solo l’inizio di questa complessa e sconvolgente vicenda. Ma che fine ha fatto Natalia Grace? E cosa è successo a Kristine e Michael Barnett? Ecco tutto quello che sappiamo…