Il labirinto del fauno (e i cinque minuti più straordinari mai girati da Guillermo Del Toro)

Guillermo Del Toro è il re dell’horror fantastico contemporaneo, e il suo dark fantasy bellico del 2006, Il labirinto del fauno, vincitore di numerosi premi, rimane la sua opera magna. Ambientato poco dopo la Guerra Civile Spagnola, nei primi anni della dittatura franchista, si ispira alle fiabe ed è, in parte, una versione contorta di Alice nel Paese delle Meraviglie, combinando il fantastico con la brutalità della guerra.

Come è il Dracula di Luc Besson?

Non sono certo mancate le trasposizioni ispirate al classico di Bram Stoker del 1867. Ora, il regista Luc Besson torna al materiale originale, prendendo ispirazione da Dracula di Francis Ford Coppola e puntando molto su ciò che lui ritiene essere la storia non raccontata. Il regista francese vede un potenziale inesplorato nella storia d’amore che si estende per secoli, il che lo ha spinto a riunirsi con Caleb Landry Jones nel ruolo del vampiro titolare in Dracula: A Love Tale.

The Toxic Avenger: breve storia del franchise di supereroi della Troma

L’oltraggioso remake di Macon Blair del cult del 1984 della Troma si è guadagnato in patria la classificazione Unrated spingendo sull’entusiasmo e sul gore cruento che resero l’originale così memorabile. Con Peter Dinklage nel costume verde acido dell’eroe mutante, The Toxic Avenger rompe gli stereotipi dei supereroi in praticamente ogni modo possibile. Scopriamo le origini dell’eroe orrendamente deforme, di dimensioni e forza sovrumane, proveniente dal New Jersey…

The Elephant Man, il mostro e l’anima nel classico di David Lynch

Uscito nel 1980, The Elephant Man è un classico del cinema biografico e drammatico, ispirato alla vera storia di Joseph (John) Merrick, un uomo gravemente deforme nella Londra vittoriana. Con straordinaria sensibilità, David Lynch racconta la vicenda di un individuo emarginato dalla società, trasformando un’apparente storia di mostruosità in una profonda riflessione sulla dignità, la compassione e l’anima umana.

Björn Andrésen, addio al «ragazzo più bello del mondo»

Ci ha lasciati a 70 anni Björn Andrésen, l’attore svedese che nel 1971 incantò il pianeta con il volto angelico di Tadzio in Morte a Venezia, il capolavoro di Luchino Visconti. Divenuto un’icona adolescenziale – ben prima di DiCaprio e di Chalamet – «il ragazzo più bello del mondo» fu però travolto dal peso di quel successo precoce, vivendo un’esistenza segnata da tormenti e fragilità.