Perché David Bowie voleva essere ricordato per Scary Monsters

Dietro ogni momento iconico di David Bowie – dal fulmine di Aladdin Sane al solo di Moonage Daydream – c’era fatica, caos e dedizione. La sua carriera non fu un successo immediato: i primi singoli e album ottennero risultati modesti, e solo con Scary Monsters (And Super Creeps) Bowie trovò il tempo, le risorse e la lucidità per realizzare un capolavoro. Registrato tra New York e Londra con la collaborazione di Tony Visconti e della “dream team” degli anni ’70, l’album cattura la sua capacità di unire influenze bizzarre in una creatività straordinaria. Brani come Ashes to Ashes e Teenage Wildlife mostrano la sua visione innovativa e la psicologia dei personaggi. Pubblicato 45 anni fa, Scary Monsters è considerato uno dei vertici della sua carriera e un simbolo del suono degli anni ’80.

Quei Bravi Ragazzi, 10 curiosità su uno dei più grandi gangster movie di sempre

Il 12 settembre 1990 arrivava in sala Quei Bravi Ragazzi, consacrato come uno dei migliori gangster-movie di sempre. Martin Scorsese trasformò la vera storia di Henry Hill in un capolavoro intramontabile, fatto di violenza, ironia e stile. Memorabile la scena del “Buffo come?”, improvvisata da Joe Pesci dopo un incontro reale con un mafioso, così come la scelta di Al Pacino che rifiutò il ruolo di Jimmy poi affidato a Robert De Niro. Dal guardaroba curatissimo per Ray Liotta ai 5000 dollari veri usati da De Niro sul set, ogni dettaglio ha reso Goodfellas leggenda. Un film, una grande lezione di cinema.

3 fondamentali lezioni di stile da Willy, il principe di Bel-Air

Will Smith festeggia 35 anni da «principe di Bel-Air» nella sitcom iconica, prodotta da Quincy Jones. Per sei stagioni, ci ha catapultato dal ghetto di Philadelphia al lusso di Los Angeles, tra scuole private, cene eleganti e tante risate. Più che una sitcom, è stato il ritratto autentico degli anni ’90: guest star iconiche, musica e soprattutto moda. Gli outfit del mitico protagonista hanno fatto scuola, diventando il simbolo dello stile afroamericano dell’epoca e un riferimento ancora oggi. Con la sua energia ha insegnato come ballare, indossare una salopette e portare uno snapback da vero re dello stile.

The Conjuring, la timeline definitiva di tutti i film dell’universo horror

Preparati, perché l’universo di The Conjuring non ha nessuna intenzione di lasciarti dormire sonni tranquilli. Dal 2013, la saga ha infestato i cinema con storie “vere” (o presunte tali) dei celebri cacciatori di fantasmi Ed e Lorraine Warren, interpretati da Patrick Wilson e Vera Farmiga: da L’evocazione al terrificante Il caso Enfield, fino a Per ordine del diavolo e all’ultimo Il rito finale. Così, dopo 4 film, 6 spin-off e un cortometraggio è il momento di mettere ordine. Ma attenzione: i brividi non finiscono qui. Dopo Annabelle e la suora più inquietante mai vista su uno schermo, i Warren stanno per bussare… alla porta di casa tua.

Il progetto segreto di David Bowie: The Spectator

Prima di morire nel gennaio 2016, poco dopo l’uscita dell’album Blackstar, David Bowie stava lavorando a un progetto fino a oggi sconosciuto: un musical ambientato nella Londra del XVIII secolo, intitolato The Spectator e ispirato all’omonimo periodico satirico pubblicato tra il 1711 e il 1712. Gli appunti, ritrovati nello studio newyorkese dell’artista rimasto intatto dopo…

Mtv VMA 2025, tutti i vincitori

Lady Gaga, regina delle nomination con 12 candidature, è stata la più premiata della serata con quattro Moon Man, ma il riconoscimento più ambito – Video of the Year – è andato ad Ariana Grande per Brighter Days Ahead. La popstar dall’iconica ponytail ha conquistato in totale tre premi anche Sabrina Carpenter si è portata a casa tre trofei.

Da Clouseau al Dr. Stranamore, i ruoli indimenticabili di Peter Sellers

Cento anni fa, nasceva uno dei più grandi comici del XX secolo. Originario di Southsea, Inghilterra, Peter Sellers iniziò la sua straordinaria carriera come attore radiofonico, contribuendo a plasmare l’iconico show britannico The Goon Show negli anni ’50. La radio fu la sua palestra, dove affinò l’arte di mutare la voce in modo straordinariamente realistico, anticipando ciò che sarebbe diventato il suo marchio di fabbrica al cinema: l’abilità di incarnare personaggi radicalmente diversi con incredibile naturalezza.