After the Hunt: la Tár delle aule universitarie
Il nuovo film di Luca Guadagnino con Julia Roberts e Andrew Garfield inciampa nell’ombra di Tár.
Il nuovo film di Luca Guadagnino con Julia Roberts e Andrew Garfield inciampa nell’ombra di Tár.
Nel 2024, Clint Eastwood ha realizzato quello che si è rivelato un successo inaspettato: un film che avrebbe potuto — e forse dovuto — ricevere molta più attenzione. Giurato numero 2 è puro Eastwood, e dimostra che la leggenda del cinema, a 94 anni, è ancora in piena forma. Il 42º (e probabilmente ultimo) film del regista è un intenso thriller legale che cattura lo spettatore con la storia di un uomo chiamato a far parte di una giuria in un processo in cui potrebbe essere proprio lui il vero colpevole. Ma è anche una riflessione sul sistema giudiziario americano e sul concetto stesso di giustizia. Ecco, il finale ambiguo spiegato…
Il 13 ottobre 1950, Joseph L. Mankiewicz presentò al grande pubblico Margo Channing e la sua astuta rivale in Eva contro Eva. Come era naturale per un film ambientato nel mondo del teatro, la pellicola debuttò a New York, prima tappa di un percorso che l’avrebbe portata a conquistare il cuore dei votanti agli Oscar, dei cinefili e del mondo queer.
C’è chi dice che l’amore sia un legame invisibile, un filo rosso che unisce due anime. Nel caso di Together, il filo è fatto di carne, tendini e liquidi corporei. Il film d’esordio di Michael Shanks, venduto a Neon per l’esorbitante cifra di 17 milioni di dollari dopo il trionfo a Sundance, è una lettera d’amore scritta con sangue coagulato e umorismo nero, un’analisi viscerale (in tutti i sensi) della dipendenza affettiva trasformata in incubo fisico.
Non si può semplicemente raccontare Non aprite quella porta. È uno di quei film che bisogna vedere per comprenderne davvero la potenza. Immagini statiche o semplici riassunti non riescono a catturare la violenza ruvida, l’orrore “low-fi” e le immagini scioccanti di questo horror iconico. L’incubo di Tobe Hooper del 1974 segue Sally Hardesty (interpretata da…
Il capolavoro del maestro sanremese, pietra miliare del cinema gotico italiano, approdava nelle sale nel 1960. Castelli, cripte, erotismo velato e creature soprannaturali erano elementi ormai pronti a entrare nell’immaginario cinematografico nostrano.
Diane Keaton, leggenda di Hollywood, è morta all’età di 79 anni. Le cause del decesso non sono state rese note. In un comunicato, la famiglia ha chiesto riservatezza in questo momento di dolore. Come riportato dalla CNN, i vigili del fuoco di Los Angeles hanno confermato di aver ricevuto una chiamata di emergenza nella sua abitazione e che una persona è stata trasportata in ospedale. Nel corso della sua lunga carriera, l’amatissima attrice ha regalato al pubblico interpretazioni memorabili: da Io e Annie, che le valse un Oscar, a Kay Adams-Corleone nella trilogia de Il Padrino. Ecco, cosa disse sulla sua salute prima della sua scomparsa…
La regina del pop ritorna con il suo nuovo album Ma io sono fuoco, undici tracce che fondono pop contemporaneo, elettronica internazionale e suggestioni anni ’80. Un progetto che è insieme manifesto personale e percorso interiore, dove il fuoco divora, rigenera e trasforma…
Tron: Ares, terzo capitolo del franchise scritto e diretto da Steven Lisberger, prosegue l’universo sci-fi puntando più sulla nostalgia che sull’innovazione. Il film originale, con protagonista Jeff Bridges è considerato un cult, il primo a concentrarsi sulla realtà virtuale e a fare grande uso della computer grafica, ottenendo due candidature agli Oscar 1983 e il primo sonoro Disney interamente in Dolby Stereo.
Continua a imporsi con forza nelle sale italiane La voce di Hind Rajab, il film della regista tunisina Kaouther Ben Hania che ha sconvolto l’ultimo Festival di Venezia, vincendo il Leone d’argento, il secondo premio più importante assegnato dalla giuria presieduta da Alexander Payne. Distribuito da I Wonder Pictures, il film è nei cinema solo in lingua originale con sottotitoli, scelta voluta dalla regista per un motivo essenziale: farci ascoltare la vera voce della piccola Hind Rajab, la bambina palestinese di sei anni la cui storia ha fatto il giro del mondo.