Perché il killer di Wake Up Dead Man segue una strana regola della saga di Knives Out

I film di Knives Out hanno costruito la loro identità su trame ingegnose e stratificate, nascondendo l’assassino — o il vero movente — fino al classico colpo di scena del terzo atto. Ryan Johnson ha sempre evitato l’effetto “copia-incolla”, reinventando di volta in volta il percorso investigativo dell’infallibile Benoit Blanc. Anche Wake Up Dead Man non fa eccezione e, anzi, porta avanti una delle tradizioni più curiose (e divertenti) della saga.

Il silenzio degli innocenti, 10 succulenti retroscena

Il 30 gennaio 2026 approdava nei cinema Il silenzio degli innocenti. Il capolavoro di Jonathan Demme con Anthony Hopkins e Jodie Foster. Tratto sull’omonimo best-seller di Thomas Harris, diventerà il terzo titolo dopo Accadde una notte e Qualcuno volò sul nido del cuculo, ad aggiudicarsi i cinque Oscar più importanti: miglior film, miglior regia, miglior attore, miglior attrice e sceneggiatura di Ted Tally. Il primo (e finora unico) film horror a vincere i Big Five, Il silenzio degli innocenti segue Clarice Starling, giovane agente dell’FBI, incaricata di intervistare il brillante e pericoloso serial killer Hannibal Lecter per ottenere aiuto nella cattura di “Buffalo Bill”. Tra i due nasce un teso gioco psicologico, mentre Clarice affronta i propri traumi per fermare l’assassino prima che colpisca ancora. Ecco, 10 succulente curiosità…

Cosa ne pensa davvero Stephen King dell’adattamento di Misery di Rob Reiner

Pochi cineasti hollywoodiani hanno attraversato i generi con la naturalezza e l’intelligenza di Rob Reiner. Questa libertà creativa trova una delle sue espressioni più affascinanti negli adattamenti di due opere radicalmente diverse di Stephen King: Stand by Me e Misery. Due mondi lontanissimi, eppure uniti dalla stessa sensibilità registica. Se Stand by Me riesce addirittura a superare in potenza emotiva la novella originale, Misery si impone come uno dei thriller psicologici più memorabili degli anni ’90 — e non solo nel panorama kinghiano.

Ranko i 10 migliori film di Rob Reiner

La carriera di Rob Reiner, durata oltre sette decenni, ha lasciato un’impronta indelebile nel cinema americano. La sua tragica morte, avvenuta insieme alla moglie Michele Singer, ha profondamente scosso Hollywood. Reiner si è affermato come regista negli anni Ottanta e Novanta, firmando una straordinaria sequenza di film entrati nella storia. Dall’iconica rom-com Harry ti presento Sally al cult formativo Stand by me fino al capolavoro Misery non deve morire, entrambi tratti da Stephen King. Ecco, la top 10 dei suoi film…

Mamma ho perso l’aereo: 35 anni dopo, il film di Natale che ha definito l’infanzia conquista di nuovo il pubblico

Il classico con Macaulay Culkin torna in sala come evento speciale, diventando un rito collettivo che unisce generazioni. Distribuito da Nexo Studios, ha registrato 130.000 spettatori in cinque giorni e un incasso di quasi 1,2 milioni di euro, superando le aspettative. Il film che quest’anno celebra il suo 35 ° anniversario è salito nella Top 10 di Disney+ in tutto il mondo, giusto in tempo per le festività natalizie.