Balto e la sfida produttiva di Amblimation

Una squadra di cani da slitta nel 1925 attraversa il deserto e affronta una furiosa tempesta di neve per portare medicine alla città di Nome, in Alaska, colpita dalla difterite. No, non si tratta dell’ultimo documentario su History Channel, ma della trama di un film d’animazione uscito trent’anni fa nel periodo natalizio. Diretto da Simon Wells, Balto racconta la storia di un cane mezzo lupo emarginato, che guida una coraggiosa traversata tra le nevi dell’Alaska per salvare la città di Nome da un’epidemia di difterite.

Per rendere realistico lo sfondo del film, il regista e i membri del team intrapresero un vero viaggio con i cani da slitta, non in Alaska ma in Finlandia. Tuttavia, esperienze reali come questa hanno aiutato a dare un tocco in più a Balto, specialmente nell’integrare le condizioni della tempesta di neve nel film.

David Morehead, che supervisionò la grafica computerizzata di Balto, creò la tempesta usando un “particle system” al computer. “Generare la neve era solo una parte della battaglia,” disse Morehead in un’intervista poco prima dell’uscita del film. “La vera sfida era riuscire a integrarla con il resto dei nostri processi digitali e trasformarla in uno strumento di produzione semplice, in cui Simon potesse dirigere facilmente e l’animatore potesse animarla senza problemi.” Anche gli animatori furono aiutati nel creare i personaggi dal fatto che lo studio di produzione, con sede a Londra, incontrò un gruppo a Northampton che allevava Siberian Husky.

Nonostante sia stato un grande fiasco finanziario dovuto all’uscita di Toy Story di Disney Pixar, il film ebbe successo nella sua successiva uscita in home video e generò due sequel diretti in video. Balto è anche significativo perché fu l’ultimo film dello studio Amblimation di Spielberg, il cui team in seguito entrò a far parte di DreamWorks.

Curiosamente, il personaggio principale di Balto si basava su un cane reale dello stesso nome, che faceva parte della squadra di cani da slitta del 1925 e che è commemorato con una statua a Central Park, New York (mostrata anche nei segmenti in live-action che aprono e chiudono il film).

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