Liam e Noel Gallagher hanno chiuso con un ultimo abbraccio il loro iconico Oasis Live 25 nella seconda (rovente) notte a San Paolo, Brasile, lo scorso 23 novembre. In 41 date hanno praticamente conquistato il mondo: recensioni stellari, caccia ai biglietti da isteria collettiva e qualcosa come un miliardo di sterline generato per l’economia britannica. E la musica è stata, semplicemente, mastodontica. La band, in una mossa geniale o testarda (o entrambe), ha mantenuto la stessa scaletta per tutto il tour. Nessun rischio di sostituire Supersonic con The Hindu Times: una carrellata di hit sparate senza pietà. Ora che è finito il tour, i fratelli coltelli del britpop hanno annunciato «un periodo di riflessione». Ecco allora i migliori momenti non musicali della loro epica reunion.
Liam e Noel e il contatto fisico (incredibile ma vero)
La sorpresa del tour: dopo anni di guerre, i Gallagher entrano mano nella mano e chiudono con abbracci veri.

Liam e i suoi cappellini iconici
Oltre al classico tamburello in equilibrio perfetto, Liam sfoggia una collezione assurda di cappelli: cappuccio totale a Wembley, cappello con le zanzare in Australia, sombrero in Messico. Sempre con faccia serissima, quindi automaticamente cool.
I tributi agli amici scomparsi
Live Forever diventa un momento tributo: Diego Joto a Cardiff, Ozzy a Wembley, Ricky Hatton con un messaggio commovente di Liam, e Mani degli Stone Roses salutato in Brasile.
I tre amigos
Bonehead, Gem e Andy immortalati nelle foto backstage di Bonehead. Bonehead lascia il tour per curarsi dal cancro alla prostata ma torna in Sud America come un eroe.
Liam che finge di tirare su una riga in un bagno chimico
Liam finge di chiudersi in un bagno chimico per “farsi una riga”. Comicità pura (e parodistica).
Il regalo di fine tour
All’ultima data Liam consegna tamburello e maracas a Noel in gesto comico ma simbolico: missione compiuta, fratellanza quasi ripristinata.
Li rivedremo insieme?
Ovviamente sì. Sono gli Oasis. È scritto nelle stelle.









