Il dodicesimo album di Taylor Swift, The Life of a Showgirl, è un trionfo… e al tempo stesso una scintilla di controversie. In soli cinque giorni, la popstar ha battuto il record decennale di Adele per il maggior numero di copie vendute nella prima settimana: 3,5 milioni contro i 3,4 milioni di 25 (2015). Ma mentre le classifiche esplodono, il mondo dei social sembra mandare segnali più ambigui.
🔍 Perché è importante
La flessione nel numero di follower di Swift su Instagram ha attirato un’attenzione enorme, arrivando proprio nei giorni dell’uscita del suo dodicesimo album. Al centro della discussione? Il presunto utilizzo dell’intelligenza artificiale nella promozione del disco.
Molti fan, abituati a vedere in Taylor un simbolo di autenticità e controllo creativo, hanno iniziato a interrogarsi sul confine sempre più sfumato tra arte e tecnologia.
In un’epoca in cui l’IA plasma musica, immagini e campagne marketing, persino per una star come Taylor Swift il legame con il pubblico può diventare fragile — e rivelare molto su come cambiano le dinamiche tra celebrità e fan nell’era digitale.
📉 Cosa dicono i numeri
Secondo i dati di Social Blade, a inizio settembre la regina della musica contava circa 282 milioni di follower su Instagram, scesi a 281,98 milioni entro metà ottobre. In un mese avrebbe perso poco meno di 200.000 follower, pari allo 0,07% del totale.
Dietro la notizia virale del “milione di follower in meno”, dunque, si nasconde un calo ben più contenuto, oscillante di giorno in giorno: -38.884 il 5 ottobre, +10.722 il 7 ottobre, mentre la campagna promozionale del disco entrava nel vivo.
In parallelo, su TikTok la situazione è tutt’altro che negativa: nell’ultimo mese Miss Americana ha guadagnato oltre 300.000 nuovi follower, segno che l’interazione con i fan non è uniforme su tutte le piattaforme.
💬 IA, puzzle e polemiche
La lieve flessione di pubblico coincide con il dibattito sul presunto uso di grafica generata dall’intelligenza artificiale nella promozione dell’album.
Tra le iniziative più discusse c’è il misterioso puzzle della “porta arancione”, un gioco di realtà alternativa con video, QR code e indizi diffusi in tutto il mondo.
Molti fan hanno apprezzato l’idea. Altri l’hanno percepita come un passo troppo lontano dall’autenticità che ha sempre contraddistinto la cantautrice.
E la stessa Swift, nel 2024, aveva espresso preoccupazione per l’uso improprio dell’IA, raccontando su Instagram di un deepfake in cui una sua versione “generata” sosteneva la campagna presidenziale di Donald Trump. “Ha evocato le mie paure sull’intelligenza artificiale e sui pericoli della disinformazione”, aveva scritto allora.
🎵 Le recensioni: tra entusiasmi e delusioni
Sul fronte musicale, The Life of a Showgirl divide critica e pubblico.
- Pitchfork assegna un 5,9, definendolo “un po’ stucchevole”.
- Esquire lamenta che “troppo spesso si accontenta di metafore sovraccariche e personaggi forzati”.
- Rolling Stone, al contrario, lo celebra come “il culmine di tante delle sue storie preferite… dodici tracce pop esplosive”.
- ABC News parla di “un tesoro di frasi irresistibilmente quotabili”.
Sui social, il dibattito è altrettanto acceso.
Lo stratega del brand Morgan Battista, in un video da 1,5 milioni di visualizzazioni, sostiene che l’album “sta floppando” e che “c’è uno stacco tra il mondo costruito attorno al disco e le canzoni stesse”.
Ma i fan non sono tutti d’accordo. L’account @Moonlightswift9 scrive su X:
“Tutti lo odiano, ma per me è il suo miglior album di sempre. Ha superato anche 1989! Gli arrangiamenti, la produzione… non ballavo così da Lover! 💃✨”
🎬 Cosa succede adesso
Nonostante il rumore sui social, il successo commerciale della cantautrice statunitense resta inarrestabile.
Il film concerto The Official Release Party of a Showgirl ha debuttato al numero 1 al botteghino globale, con 46 milioni di dollari in soli tre giorni (33 milioni negli USA e 13 milioni nel resto del mondo, secondo Variety).
Intanto, l’album ha distrutto il record di Adele e infranto anche quello di Spotify per il maggior numero di stream in un solo giorno.









