L’attesa è finita. Dopo 16 anni di silenzio, gli Oasis sono tornati. Più vivi, più uniti, più leggendari che mai. «Le stelle si sono allineate,» scrivevano nell’annuncio bomba dell’agosto 2024, che ha fatto impazzire il Regno Unito e mandato in tilt il resto del mondo. E così è stato: niente streaming, niente dirette. Solo un luogo e un momento — Cardiff, Galles — scelti per ospitare la prima notte di un ritorno storico. Il primo concerto live dal lontano agosto 2009, quando una rissa dietro le quinte mise fine a tutto. Ma venerdì 4 luglio, Noel e Liam Gallagher sono tornati fianco a fianco. Salgono sul palco mano nella mano, mentre F-kin’ in the Bushes esplode dagli speaker. Il pubblico è in delirio. È come se il tempo non fosse mai passato. Il conto alla rovescia era stato avvolto dal silenzio. Nessuna intervista, nessun brano nuovo, nessuna dichiarazione pubblica. Solo una foto ufficiale. Il resto? Mistero totale. Voci impazzite su scalette, membri della band, scenografie… ma zero conferme. Il tour “Live ‘25” — 41 date, di cui 19 tra UK e Irlanda — è nato nell’ombra, con la stessa aura leggendaria di quel lontano 1993, quando gli Oasis salirono da sconosciuti sul palco del King Wah-Wah Hut di Glasgow, prima di diventare le ultime, vere leggende del rock. Questi sono stati i momenti più intensi, esplosivi e memorabili del ritorno dei fratelli coltelli del brit pop.
1. The Boys Are Back in Town
Gli Oasis hanno aperto il concerto con F—kin’ in the Bushes, il loro storico brano d’ingresso, perfetto per accendere il pubblico.
Noel e Liam sono saliti sul palco mano nella mano, tra pugni alzati e titoli di giornale sulla loro reunion proiettati alle spalle.
2. Abbiamo Bisogno L’uno dell’Altro
Il toto-apertura è stato vinto da chi aveva puntato su Hello come prima vera canzone in scaletta, ma è stata Acquiesce, subito dopo, a far sentire davvero che il ritorno era reale.
Con Noel e Liam a condividere le voci principali, è stato il momento in cui tutto ha preso forma: loro due, di nuovo insieme, a fare ciò che sanno fare meglio.
3. Cum On Feel the Noize
Non vi sorprenderà sapere che gli Oasis suonano fortissimo. Anzi, davvero assordanti.
Con il tetto chiuso del Principality Stadium, il suono era immenso: ogni centimetro della gigantesca arena da 74.500 posti era completamente invaso.
Il pubblico, ovviamente, aveva una voglia matta di cantare a squarciagola, creando un vero e proprio muro di suono. Bring It on Down aveva la stessa grinta ruvida dei primi tempi a Manchester, mentre Cigarettes & Alcohol è stata una martellata pura.
4. Nostalgia pura
Gli Oasis accolgono tutti senza esclusioni, come dimostrato in D’You Know What I Mean? e nella dedica di The Masterplan ai giovani fan al loro primo concerto. La loro musica racconta le emozioni e i sogni dell’essere giovani e liberi.
5. La Magia di Noel
Il talento di Noel come cantautore è indiscusso. Ogni brano della scaletta di 23 canzoni di venerdì sera è stato scelto con cura, sia per la band che per il pubblico.
A metà concerto, Noel ha preso il microfono come voce principale per tre canzoni: Talk Tonight, Half the World Away e Little by Little.
6. Un Omaggio Commovente
Live Forever può essere interpretata letteralmente o metaforicamente, a seconda del punto di vista.
Ma quella sera aveva un significato molto reale.
Alla fine della canzone, la band ha reso omaggio al calciatore del Liverpool F.C., Diogo Jota, tragicamente scomparso in un incidente stradale giovedì.
Il legame della band con il calcio è profondo, essendo grandi tifosi del Manchester City, ma in quel momento l’odio tribale è stato messo da parte per onorare un giovane calciatore promettente, marito e padre, strappato troppo presto alla vita a soli 28 anni.
7. Bee Here Now
Don’t Look Back in Anger è una sorta di inno alternativo nazionale per gli inglesi, un desiderio di un amore perduto e di tempi migliori. Soprattutto a Manchester.
Dopo l’attentato terroristico al concerto di Ariana Grande nella città nel 2017, che ha causato 22 vittime, la canzone è diventata un grido di resilienza in tempi terribili.
Mentre veniva suonata venerdì sera, api (il simbolo di Manchester) ronzavano sui grandi schermi.
La canzone è sentita così profondamente che Noel quasi non ha sentito il bisogno di cantare il ritornello. Probabilmente non lo avreste sentito comunque.
8. Un Addio Finale
Per anni, la band ha chiuso i concerti con una cover di I Am The Walrus dei Beatles, ma questa volta è stata sostituita dal loro capolavoro Champagne Supernova.
È un finale magnifica (ti chiedi perché non l’abbiano usata prima) e chiude lo show alla perfezione.
Mentre Noel e Liam escono dal palco, si abbracciano sinceramente, scatenando un enorme boato dalla folla.
Oasis, le date del tour 2025
- 4 e 5 luglio – Principality Stadium, Cardiff;
- 11, 12, 16, 19 e 20 luglio – Heaton Park, Manchester;
- 25, 26, 30 luglio e 2 e 3 agosto – Wembley Stadium, Londra;
- 8, 9 e 12 agosto – Scottish Gas Murrayfield Stadium, Edimburgo;
- 16 e 17 agosto – Croke Park, Dublino;
- 24 agosto – Rogers Stadium, Toronto;
- 28 agosto – Soldier Field, Chicago;
- 31 agosto – MetLife Stadium, East Rutherford;
- 2,3,27 e 28 settembre – Wembley Stadium, Londra;
- 6 settembre – Rose Bowl, Los Angeles;
- 12 settembre – Estadio GNP Seguros, Città del Messico;
- 23 novembre – Estádio do Morumbi, San Paolo.
Oasis, le canzoni in scaletta del tour 2025
- Hello
- Acquiesce
- Morning Glory
- Some Might Say
- Bring It On Down
- Cigarettes & Alcohol
- Fade Away
- Supersonic
- Roll With It
- Talk Tonight
- Half The World Away
- Little By Little
- D’you Know What I Mean?
- Stand By Me
- Cast No Shadow
- Slide Away
- Whatever
- Live Forever
- Rock ‘n’ Roll Star
- The Masterplan
- Don’t Look Back In Anger
- Wonderwall
- Champagne Supernova










Senza dubbio è una reunion che passerà alla storia. Un mio caro amico va a vederli a Londra, è riuscito a trovare i biglietti.