Mamma, ho riperso l’aereo: quanto costa, davvero, smarrirsi a New York a Natale?

Con l’avvicinarsi delle feste natalizie, torniamo a parlare di un grande classico del cinema. O, più precisamente, del suo celebre sequel: Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York, seguito dell’amatissimo film del 1990 scritto e prodotto da John Hughes e diretto, come il precedente, da Chris Columbus. La trama segue le avventure di Kevin McCallister (Macaulay Culkin), che si ritrova da solo nella Grande Mela dopo essersi accidentalmente separato dalla sua famiglia. Con la carta di credito del padre in tasca, Kevin si gode la magia della città addobbata per Natale, ma presto si trova a dover fronteggiare nuovamente i due ladri evasi, Harry e Marv, in cerca di vendetta. Non è un segreto che la famiglia McCallister goda di una notevole ricchezza: il padre di Kevin, Peter, è un uomo d’affari che lavora in borsa, mentre la madre, Kate, è una stilista, come suggeriscono i manichini e le macchine da cucire presenti nel seminterrato della loro casa.

Come da tradzione, abbiamo fatto i conti in tasca al piccolo McCallister, sperduto nell’addobbatissima metropoli: quanto avrà speso tra una corsa in taxi,  a tutta birra sul ponte di Brooklyn, e un soggiorno nell’albergo più eccitante di New York?

Ecco, quanto ha speso davvero il moccioso più amato delle feste.

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