Il Robot Selvaggio, il cartone dello studio Ghibli che ha ispirato il film d’animazione dell’anno

È innegabile che lo stile e la narrazione distintivi dello Studio Ghibli abbiano influenzato innumerevoli registi, non solo in Giappone, ma anche in Occidente. Non sorprende, quindi, che l’ultimo successo cinematografico di DreamWorks, Il robot selvaggio, sia entrato a far parte del gruppo di film ispirati allo stile del rinomato studio giapponese, con un’atmosfera che richiama l’inconfondibile tocco di Miyazaki. Dal bestseller illustrato di Peter Brown, Il robot selvaggio racconta l’avventura epica di un robot di nome Roz naufragato su un’isola disabitata e ostile. Per sopravvivere, l’androide lega con gli animali e adotta un cucciolo d’oca rimasto orfano.

Il robot selvaggio ha incantato spettatori e critici, diventando il film d’animazione più apprezzato del 2024 grazie al suo mix unico di natura, tecnologia, umanità e famiglia. Tuttavia, anche se molti lo hanno paragonato a classici d’animazione come Il gigante di ferro e Wall-E, il regista Chris Sanders ha chiarito che Il robot selvaggio condivide una profonda connessione con Laputa – Castello nel cielo, il primo film di Miyazaki prodotto dallo Studio Ghibli.

Sanders ha dichiarato che il design di Roz trae ispirazione dai Laputian Robot Troopers. Questo non rappresenta uno shock per il pubblico, dal momento che Roz sembra sorprendentemente simile ai guardiani di Laputa – Castello nel cielo. La sua influenza, tuttavia, non si limita solo all’estetica: si estende anche alla capacità di suscitare emozioni. I robot di Laputa, ad esempio, pur essendo privi di parole, possiedono una semplicità ed espressività che ha ispirato Sanders a rendere Roz un personaggio più immediato e riconoscibile. Il robot selvaggio arriverà su Netflix, ma non prima della metà del 2025.

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