«Quando un uomo incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto». Lunedì 21 giugno alle 21.10 su Rai Movie si potrà (ri)vedere di Per un pugno di dollari. Caposaldo del genere spaghetti western che celebra 60 anni. Apripista dell’epica «trilogia del dollaro» diretta da Sergio Leone e interpretata da Clint Eastwood, comprende anche Per qualche dollaro in più (1965) e Il buono, il brutto, il cattivo (1966).
Il film rivoluzionò il western classico, portando nuove caratteristiche, come eroi più ambigui e una narrazione più cruda e realistica. L’iconico “uomo senza nome” di Eastwood ha una personalità laconica e misteriosa e si confronta con l’antagonista Ramón Rojo, interpretato da Gian Maria Volonté. Remake non dichiarato de La sfida del samurai (Yojimbo) di Akira Kurosawa, Per un pugno di dollari reinventò un genere ormai in declino, ridefinendone gli archetipi.
Un elemento chiave del successo della pellicola è la colonna sonora, composta da Ennio Morricone, che utilizzò lo pseudonimo Dan Savio per dare l’illusione che il western fosse una produzione americana. Il tema principale, con il suo mitologico fischio eseguito da Alessandro Alessandroni, divenne immediatamente riconoscibile e contribuì a rendere il film un fenomeno globale.
Sergio Leone, pur avendo una visione precisa della sua opera, non nutriva grande stima per Clint Eastwood (avrebbe voluto al suo posto Charles Bronson), scherzando sul fatto che l’attore avesse solo due espressioni: “una con il cappello e l’altra senza cappello.” Nonostante ciò, quell’uomo senza nome sarebbe diventato una leggenda del cinema, in parte grazie a questo ruolo.










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