Quest’anno, Il re leone ha compito il suo 30esimo anniversario. Per l’occasione, vogliamo ricordare ai fan della Disney la controversia con Kimba – Il leone bianco.
Con i suoi 968 milioni di dollari incassati al botteghino, Il re leone è il film d’animazione tradizionale di maggior successo di tutti i tempi. Un fenomeno che ha generato un adattamento di Broadway che è diventato il terzo musical più lungo nella storia e un remake in CGI nel 2019, di cui presto ne vedremo il prequel.
Tuttavia, il capolavoro del Rinascimento Disney condivide parecchie analogie con Kimba – Il leone bianco, la serie anime degli Anni 60 tratta dal manga pubblicato dal 1950 al 1954. Opera di Osamu Tezuka, il creatore di Astro Boy spesso definito “il padre del manga”. Tezuka fu fortemente ispirato da Disney durante i suoi anni formativi ed è stato spesso paragonato al magnate americano, al punto in cui era anche chiamato l’equivalente giapponese di Walt Disney.
Mushi Production, la società dietro Kimba, non ha mai avviato alcuna azione legale contro Disney per le somiglianze. Disney insiste ancora oggi che la più grande influenza del Re Leone è stata l’Amleto di Shakespeare. Quando il classico fu rilasciato in Giappone nel 1994, oltre 400 animatori e vignettisti giapponesi firmarono una lettera che esortavano gli Studios di Topolino a riconoscere e accreditare Kimba. La Disney, ancora oggi, smentisce il plagio sostenendo che tutte le somiglianze con il cartone nipponico sono puramente casuali.









