Arriva su Apple Tv+ Manhunt. La miniserie conspiracy thriller in sette episodi incentrata sulle indagini riguardanti l’assassinio di Abraham Lincoln, freddato in un teatro per mano di un famoso attore dell’epoca. Creata da Monica Beletsky, la serie tv è basata sul best-seller di James L. Swanson, Manhunt: The 12-Day Chase for Lincoln’s Killer. Lo show ripercorrerà la caccia all’uomo più ricercato d’America, la star del palcoscenico John Wilkes Booth (interpretato da Anthony Boyle) che pianificò ed eseguì l’attentato al presidente che liberò gli schiavi.
Chi era John Wilkes Booth?
Sudista, John Wilkes Booth fu uno degli attori di teatro di maggior successo del suo tempo. Figlio d’arte, trascorre un’infanzia serena nella fattoria di 150 acri (61 ettari) vicino a Bel Air, nel Maryland. Riceve un’istruzione basata sui classici, in particolare Shakespeare, e a 17 anni impersona il Conte di Richmond nel Riccardo III.
Il 14 aprile 1865, di Venerdì Santo, Booth mise in atto l’attentato di cui cadde vittima, durante una rappresentazione dello spettacolo Our American Cousin al Ford’s Theatre di Washington, il presidente Lincoln.
Anche se non aveva mai recitato in quello spettacolo, Booth lo conosceva molto bene ed aspettò il momento preciso in cui l’attore Harry Hawk (che interpretava il ruolo principale del “cugino”, Asa Trenchard) fosse in scena da solo in quella che veniva considerata la parte più divertente dell’intera rappresentazione. Booth sperava di sfruttare il rumoreggiare del pubblico per coprire il colpo di pistola che avrebbe esploso di lì a poco. Lincoln, infatti, stava ridendo quando fu raggiunto dal proiettile della Philadelphia Deringer. Booth aprì la porta del palco presidenziale, entrò e sparò al sedicesimo Presidente degli Stati Uniti d’America, ferendolo a morte. Booth fuggì in Virginia, scoperto, rifiutò di arrendersi e fu ucciso in un fienile a Port Royal.









