In corsa per il Premio Oscar come miglior film in lingua straniera, insieme al nostro Garrone e al superfavorito La Zona di Interesse, Perfect Days è il capolavoro del regista tedesco Wim Wenders il cui protagonista, Koji Yakusho, ha vinto il premio per il migliore attore all’ultimo Festival di Cannes. La pellicola dell’iconico regista de Il cielo sopra Berlino segue la routine perfetta di Hirayama, un addetto alle pulizie dei servizi igienici pubblici di Tokyo. Si, perché i bagni pubblici giapponesi sono così speciali da farci un film (e all’inizio doveva essere un documentario).

In principio, infatti, fu richiesto a Wenders di realizzare brevi docu sui bagni pubblici del Tokyo Toilet Art Project, in virtù delle sue precedenti felici esperienze con il cinema nipponico. Non è un caso, che il regista tedesco abbia dichiarato che Viaggio a Tokyo di Ozu (1953) sia la ragione per cui è diventato un filmaker.

Perfect Days è un racconto toccante che parte dal villaggio di servizi igienici di Kengo Kuma organizzato come cinque capanne immerse nel verde lussureggiante del parco Nabeshima Shoto di Shibuya, uno dei quartieri di shopping più trafficati di Tokyo.

Comprimaria assoluta del film, la toilette dai colori vivaci nel mini parco di Yoyogi Fukamachi. Realizzati da Shigeru Ban, vincitore del prestigioso premio Pritzker per l’architettura nel 2014, i bagni hanno pareti di vetro colorato e trasparente che si opacizzano quando si aziona il meccanismo per chiudere a chiave la porta.

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