Spadino è pronto a riconquistare il trono di Roma. SuburrÆterna, il sequel del bromance Suburra, a sua volta spin-off del film di Stefano Sollima, arriva a tre anni dal finale-shock della serie madre di successo.
Ambientata nel 2011, nel sottobosco criminale romano, SuburrÆterna si concentra sul ritorno di Spadino (Giacomo Ferrara), l’erede del clan sinti degli Anacleti che si era allontanato dalla Capitale dopo che il suo amico e alleato di sempre, Aureliano (Alessandro Borghi che stando ai rumors rivedremo sottoforma di flashback), è morto in un’imboscata.
Dove vedere SuburrÆterna
Gli otto episodi della serie tv prodotta da Cattleya saranno disponibili su Netflix a partire dal 14 novembre. I primi due, però, saranno mostrati in anteprima il prossimo 29 ottobre nella serata di chiusura della Festa del Cinema di Roma, e verranno anche proiettati a Lucca Comics & Games il 2 novembre.
Ma che cos’è la Suburra?
La Suburra era un antico e vasto quartiere dell’antica Roma, popolato dal sottoproletariato che viveva in condizioni miserabili. La Suburra si sviluppava tra Quirinale, Viminale ed Esquilino, fungendo da borgo suburbano della primitiva città situata sul Palatino; proprio per questo il nome Suburra, dal latino suburbium, sta a significare al di fuori dell’Urbs. Ma Suburra era soprattutto il cuore dell’altra Roma, quella dei bordelli e delle bettole poco raccomandabili, bazzichiate dai ricchi che nel quartiere a luci rosse si recavano per appagare la propria lussuria. Giulio Cesare visse in una casa familiare (domus) nella Suburra fino a quando, nel 63 a.C., fu eletto pontefice massimo a 37 anni. Il termine suburra ha conservato, nel linguaggio comune, il significato generico di luogo malfamato e immorale.









