La quinta stagione del thriller psicologico sul controverso stalker di Penn Badgley conclude la storia di Joe Goldberg in modo soddisfacente, nonostante le recensioni contrastanti. Pur non raggiungendo i livelli delle prime stagioni, offre una chiusura coerente, con la giusta punizione per ogni personaggio e il ritorno di volti noti. Anche se la creatività è calata nel tempo, ogni stagione della serie Netflix ha i suoi punti di forza e l’ultima rappresenta una celebrazione dell’intero prodotto.

The Studio, la nuova serie comedy di Apple TV + è un ritratto satirico e pungente delle disfunzioni e delle sfide che caratterizzano il declino dell’industria cinematografica americana, ambientata nel cuore di Hollywood. Pieno, zeppo di star e di riferimenti classici come Chinatown a I Protagonisti, l’istantanea del cinema di 10 episodi narra l’ascesa di Matt Remick nei Continental Studios, oramai in crisi. Lo interpreta Seth Rogen, che è anche produttore esecutivo, regista e creatore insieme a Evan Goldberg.

Con 66,3 milioni di visualizzazioni nelle prime due settimane, Adolescence, il british crime drama in quattro episodi, diventa la miniserie più vista di sempre su Netflix. Utilizzando un unico piano sequenza per ciascuna puntata, il regista Philip Barantini segue da diverse prospettive il caso di omicidio di una ragazzina. La serie affronta gli effetti del bullismo, del cyberbullismo e dell’assimilazione della sottocultura incel sui più giovani. Adolescence sta inchiodando gli spettatori e gli esperti per i temi trattati, finendo al centro del dibattito anche all’interno del Parlamento del Regno Unito.

Robert De Niro e Lizzy Caplan sono protagonisti della nuova miniserie Netflix che unisce il thriller alla politica. Ecco, il finale spiegato.

Dal 6 febbraio, in esclusiva su Netflix, arriva la miniserie in sei episodi con Kaitlyn Dever nei panni di Belle Gibson, l’influencer più odiata d’Australia e wellness guru truffatrice che ha finto di avere un tumore al cervello.