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L’uomo che ride (Paul Leni, 1928). Dal romanzo di Victor Hugo, la triste storia di Gwynplaine: l’uomo condannato ad avere stampato sul volto un eterno ghigno, dopo essere stato sfigurato e venduto come giullare di corte. Il personaggio di Gwynplaine ha ispirato Joker, la nemesi dei fumetti di Batman. A Conrad Veidt venne impiantata una protesi formata da una dentiera e da ganci metallici che tiravano all’indietro gli angoli della bocca. Nonostante essa fosse molto scomoda, l’attore la indossò in tutte le scene in cui compariva, anche in quelle nelle quali la sua bocca era coperta da una sciarpa. L’unica scena in cui la protesi non viene indossata è quella in cui Gwynplaine viene rapito dagli sgherri di Josiane (anche se porta la sciarpa, la mancanza della dentiera è resa evidente dai movimenti sotto di essa): probabilmente fu una dimenticanza, oppure, essendo una scena piuttosto concitata, l’attore ritenne di non doverla indossare.

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