Mentre ci prepariamo a tornare su Pandora, con Avatar: Fuoco e Cenere, vale la pena capire qual è il modo migliore per vivere l’ultimo kolossal fantascientifico di James Cameron. Il terzo capitolo di un franchise da oltre 5 miliardi di dollari uscirà esclusivamente nelle sale il 19 dicembre, e la saga è ormai sinonimo di…
Il 30 gennaio 2026 approdava nei cinema Il silenzio degli innocenti. Il capolavoro di Jonathan Demme con Anthony Hopkins e Jodie Foster. Tratto sull’omonimo best-seller di Thomas Harris, diventerà il terzo titolo dopo Accadde una notte e Qualcuno volò sul nido del cuculo, ad aggiudicarsi i cinque Oscar più importanti: miglior film, miglior regia, miglior attore, miglior attrice e sceneggiatura di Ted Tally. Il primo (e finora unico) film horror a vincere i Big Five, Il silenzio degli innocenti segue Clarice Starling, giovane agente dell’FBI, incaricata di intervistare il brillante e pericoloso serial killer Hannibal Lecter per ottenere aiuto nella cattura di “Buffalo Bill”. Tra i due nasce un teso gioco psicologico, mentre Clarice affronta i propri traumi per fermare l’assassino prima che colpisca ancora. Ecco, 10 succulente curiosità…
Pochi cineasti hollywoodiani hanno attraversato i generi con la naturalezza e l’intelligenza di Rob Reiner. Questa libertà creativa trova una delle sue espressioni più affascinanti negli adattamenti di due opere radicalmente diverse di Stephen King: Stand by Me e Misery. Due mondi lontanissimi, eppure uniti dalla stessa sensibilità registica. Se Stand by Me riesce addirittura a superare in potenza emotiva la novella originale, Misery si impone come uno dei thriller psicologici più memorabili degli anni ’90 — e non solo nel panorama kinghiano.
La carriera di Rob Reiner, durata oltre sette decenni, ha lasciato un’impronta indelebile nel cinema americano. La sua tragica morte, avvenuta insieme alla moglie Michele Singer, ha profondamente scosso Hollywood. Reiner si è affermato come regista negli anni Ottanta e Novanta, firmando una straordinaria sequenza di film entrati nella storia. Dall’iconica rom-com Harry ti presento Sally al cult formativo Stand by me fino al capolavoro Misery non deve morire, entrambi tratti da Stephen King. Ecco, la top 10 dei suoi film…
I film di Natale del XXI secolo continuano a catturare lo spirito festivo, tra reinterpretazioni dei classici e nuove storie accattivanti, ma solo i migliori sono diventati veri e propri classici moderni, rivisti ogni anno come quelli del passato.
Il classico con Macaulay Culkin torna in sala come evento speciale, diventando un rito collettivo che unisce generazioni. Distribuito da Nexo Studios, ha registrato 130.000 spettatori in cinque giorni e un incasso di quasi 1,2 milioni di euro, superando le aspettative. Il film che quest’anno celebra il suo 35 ° anniversario è salito nella Top 10 di Disney+ in tutto il mondo, giusto in tempo per le festività natalizie.
Secondo una teoria dei fan, il classico di Tim Burton con Johnny Depp e Winona Ryder sarebbe un sequel segreto di un altro titolo controverso del gotico regista, La Fabbrica di Cioccolato. La teoria si basa sulle somiglianze stilistiche e tematiche tra i suoi film, che spesso condividono elementi ricorrenti, più che sui personaggi stessi.
Il mondo del cinema e della narrativa piange la scomparsa di Sophie Kinsella, pseudonimo della 53enne Madeleine Wickham, autrice britannica stroncata da un glioblastoma diagnosticato nel 2022. Divenuta un fenomeno globale grazie alla serie bestseller Shopaholic, da cui è stata tratta nel 2009 la rom-com, amata dal pubblico ma detestata dalla critica, I Love Shopping con Isla Fisher e Hugh Dancy, Kinsella è considerata la queen del chick lit. Un genere che mette al centro donne brillanti, ambiziose e determinate, alle prese con la vita frenetica delle grandi città tra i venti e i quarant’anni.
All’alba delle feste natalizie del 2000, il mondo fantastico di Chinonsò approdava sul grande schermo con Il Grinch, secondo adattamento cinematografico del celebre libro per bambini del 1957 del Dr. Seuss. Diretto da Ron Howard e interpretato in maniera semplicemente magistrale da Jim Carrey, in verde pelliccia, il blockbuster dai toni zuccherosi stupiva con un set gigantesco, in parte ispirato al capolavoro di Orson Welles, regalando allo spettatore un’esperienza visiva unica e indimenticabile.
The Family Man approdò, quasi per magia, durante le feste del 2000. Diretto da Brett Ratner e interpretato da Nicolas Cage e Téa Leoni, è oggi diventato uno dei classici più amati di Natale nonostante non sia nato come un film di Natale.
Con 6 nomination, The White Lotus 3 è la serie da battere. La segue con 5 Adolescence distrubuita da Netflix, il colosso dello streaming che domina per le serie con 35 candidature complessive. Tutti i trailer delle serie tv in corsa al premio principale (e dove recuperarle), aspettando gli 83esimi Golden Globe (domenica 11 gennaio 2026).
Una battaglia dopo l’altra ottiene 9 nomination, mentre Netflix domina per le serie con 35 candidature complessive. Il film è il maggiore successo dell’anno per Warner Bros., appena acquistata dal colosso dello streaming per 82,7 miliardi di dollari. Neon ha ottenuto il maggior numero di candidature tra tutti i distributori cinematografici. Ecco, tutti i trailer dei film nominati ai premi principali (e dove recuperarli), aspettando gli 83esimi Golden Globe (domenica 11 gennaio 2026).
La cerimonia dei Golden Globe si terrà l’11 gennaio a New York e sarà presentata, per il secondo anno consecutivo, dalla comica Nikki Glaser. Domina Una battaglia dopo l’altra di Paul Thomas Anderson, che guida la lista con ben 9 candidature, confermandosi come il titolo più atteso e discusso dell’anno. Lo seguono Sentimental Value, che ottiene 6 nomination, e poi Hamnet, Frankenstein e I peccatori, tutti con cinque candidature. Sul fronte televisivo il frontrunner è Adolescence, forte di 5 nomination tra miniserie e interpretazioni. Neon ha ottenuto il maggior numero di nomination tra tutti i distributori cinematografici, mentre Netflix ha dominato le categorie televisive.
Sandokan è la nuova fiction Rai da record di ascolti, in otto episodi, con Can Yaman nel ruolo del pirata creato da Emilio Salgari. Lo scrittore veronese immaginò i suoi scenari tropicali senza aver mai visto i mari del Sud. Il confronto con la serie cult del 1976 e con l’iconico Kabir Bedi è stato inevitabile. Per prepararsi al ruolo, Yaman ha seguito un percorso molto intenso, perdendo oltre 10 kg in un mese grazie a digiuno intermittente, pasti ipocalorici e tre allenamenti al giorno. Bedi, invece, puntava su esercizio quotidiano, benessere naturale e costanza, senza diete rigide né trasformazioni rapide. Due epoche e due metodi opposti, ma entrambi efficaci nel dare vita alla leggendaria Tigre della Malesia.
Il 2025 consacra definitivamente Lucio Corsi come artista dell’anno. Il successo folgorante dell’album Volevo essere un duro, la ribalta di Sanremo e la vetrina internazionale dell’Eurovision hanno segnato una stagione straordinaria, a cui si aggiungono un tour estivo sold out, la doppia vittoria al Premio Tenco e un ambizioso progetto che unisce disco e film-concerto. Un anno trionfale, coronato dal titolo di personaggio più cercato dagli italiani su Google. Ecco, tutti record conquistati dal cantastorie maremmano negli ultimi dodici mesi.
Scarlet Boulevard 