Da Bennett Miller, regista di Capote e Moneyball, la sanguinante parabola sportiva dei fratelli Schultz al soldo del patologico milionario, John du Pont, interpretato da un’irriconoscibile Steve Carell degno di Norman Bates. Il biopic (ha concorso ai recenti premi Oscar con 5 nomination) racconta ciò che accadde quando il lottatore olimpionico Mark Schultz (Channing Tatum), sperando di uscire dall’ombra del fratello Dave (Mark Ruffalo), accetta l’invito del filantropo aristocratico John du Pont (Steve Carell) a trasferirsi nella proprietà di famiglia (edificata su modello della villa palladiana di Thomas Jefferson) per aiutarlo a formare una squadra per competere alle Olimpiadi di Seoul 1988. A voi, tutte le sconcertanti verità dietro alla Foxcatcher farm…
- 1- Gary Oldman fu la prima scelta della produzione per il ruolo di John du Pont.
- Gary Oldman
- 2- Per prepararsi al ruolo di John du Pont il comico, Steve Carell, ha studiato meticolosamente i video dell’eccentrico rampollo.
- John du Pont
- 3- Steve Carell era calato talmente nei panni di du Pont (assorbendone gesti, movimenti e cadenza vocale) da sconcertare, pesino, la vedova Schultz presente durante le riprese. Per l’impressionante trasformazione nello squilibrato coach sono state necessarie due ore di trucco, dopo svariate prove di nasi prostetici.
- 4- Channing Tatum e Mark Ruffalo hanno dovuto imparare la lotta nello stile che contraddistingueva i due fratelli. Si sono allenati duramente per 6 mesi, sotto la guida del coreografo specializzato Jesse Jantzen. Ruffalo ha riscontrato numerose difficoltà perché Dave Schultz era mancino e, risultare convincente nel ruolo di uno dei lottatori più importanti della storia dello sport, non è stata un’impresa facile ma, alla fine, la sua prova da Oscar ha messo tutti d’accordo.
- Dave e Mark Schultz
- 5- La scena dello specchio in frantumi, distrutto a testate, non era sul copione ma è stata improvvisata dallo stesso Channing Tatum che si è procurato, davvero, quel vistoso taglio sulla fronte.
- 6- L’ex campione Mark Schultz, cui autobiografia è diventata il film, ha recitato sul set davanti all’alter-ego Channing Tatum, in un cameo, oltre a istruirlo su alcuni dettagli dell’interpretazione.
- 7- La dinastia du Pont ha origini francesi e risale all’epoca di Re Luigi XVI cui prezioso confidente, Pierre du Pont, era il più antico antenato di John. Oggi, il nome du Pont rappresenta una multinazionale d’avanguardia tecnologica, valutata 50 miliardi di dollari.
- 8- Alla fine delle riprese, Tatum e Ruffalo erano così esausti che sono scoppiati in un pianto liberatorio.
- 9- Steve Carell e Channing Tatum hanno improvvisato il dialogo nella scena dell’elicottero. Come anche Vanessa Redgrave (la madre di du Pont) che ha fatto di testa sua durante il monologo accanto a Carell.
- Vanessa Redgrave nel monologo del film
- 10- Il progetto Foxcatcher avrebbe dovuto decollare anni prima con Heath Ledger, Ryan Gosling e Bill Nighy nel ruolo di protagonisti.